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“Da Costa a Costa” è il titolo della newsletter e del podcast sulla politica americana che curo gratuitamente ogni settimana dal giugno del 2015. Col passare dei mesi questo progetto è diventato più grande di me, ha avuto più di 140 puntate, ha raccolto più di dodicimila iscritti, ha raggiunto il primo posto in classifica su iTunes, mi ha portato in diversi posti degli Stati Uniti, è diventata un piccolo caso editoriale e ha vinto un premio. “Da Costa a Costa” è ripartito il 21 gennaio e andrà avanti per tutto il 2017, per cercare di capire l’America di Donald Trump e quanto di straordinario è successo alle ultime elezioni presidenziali: per farlo sono tornato più volte negli Stati Uniti.
Dopo aver visitato e raccontato Ohio, Pennsylvania e Iowa nel corso del 2016, a marzo del 2017 – senza editori e solo grazie al sostegno dei lettori di “Da Costa a Costa” e agli sponsor – sono stato in Michigan, lo stato decisivo alle ultime presidenziali.
Ascolta i due podcast-reportage: uno – due
A giugno con la stessa modalità sono stato in Texas, lo stato Repubblicano per eccellenza, ma dall’identità molto più interessante e complessa di quanto possa sembrare: e che sta cambiando a velocità supersonica.
Ascolta i due podcast-reportage: uno – due
A ottobre sono andato infine in California, dove invece sono i Democratici a dominare la politica, in uno stato che ha davvero mille contraddizioni.
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Questo lavoro è offerto da me gratis a tutti ma ha un costo – servono aerei, macchine, camere d’albergo, attrezzature, telefonate, connessioni internet, abbonamenti a servizi e giornali, e serve soprattutto tempo e lavoro – e il costo è stato ripagato quest’anno grazie ai contributi offerti spontaneamente da voi, oltre che naturalmente dagli sponsor di “Da Costa a Costa”. Alla fine dell’anno pubblicherò sul mio blog un bilancio grossolano – ma spero istruttivo – su com’è andata la raccolta fondi: per il momento posso dirvi che mi ha permesso di pagare i costi di mantenimento della newsletter (quindi innanzitutto l’abbonamento a Mailchimp, circa 120 euro al mese), quelli tecnici e di lavoro necessari alla produzione del podcast, gli abbonamenti ai giornali americani che uso per informarmi e soprattutto tutte le spese dei tre viaggi che ho fatto. Ho potuto fare tutto quello che volevo e non ci ho perso dei soldi: già mi sembra un bel risultato. È stato anche un tentativo di provare un nuovo modello per sostenere un’attività giornalistica: pagano i lettori se e quando vogliono, e vediamo che succede.
Non farò altri viaggi negli Stati Uniti per “Da Costa a Costa” da qui alla fine dell’anno. Gran parte delle donazioni che riceverò da qui al 31 dicembre, quando questo progetto giornalistico si concluderà, servirà quindi a pagare il mio lavoro. Come sapete, quest’anno di “Da Costa a Costa” è stato anche un tentativo di provare un nuovo modello per sostenere un’attività giornalistica in un momento come il 2017: pagano i lettori, se e quando vogliono, e vediamo che succede. Sono successe cose meravigliose, grazie a voi! Se non lo avete già fatto, vi chiedo quindi di valutare la possibilità di fare una donazione per contribuire a questo progetto gratuito. Chi ha fatto una donazione mensile da 2 euro dall’inizio dell’anno ha contribuito in tutto per circa 24 euro, una cifra più che abbordabile; altri sono stati adorabilmente più generosi.
Potete fare una donazione in completa sicurezza cliccando qui sotto, usando la vostra carta di credito o il vostro account su Paypal. Se non avete un account su Paypal, nella pagina che si aprirà cliccando qui sotto cliccate in basso a sinistra sotto la voce “Non hai un conto PayPal?”. Grazie, davvero.