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Il filo che unisce i neonazisti e Donald Trump (32/50)

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Il più potente uragano negli Stati Uniti da più di dieci anni a questa parte ha colpito il Texas, in particolare la città di Corpus Christi, e farà moltissimi danni. Donald Trump ha graziato Joe Arpaio, lo sceriffo dell’Arizona simbolo della linea durissima sull’immigrazione clandestina, che era stato condannato per il trattamento a sei mesi dopo un processo sul trattamento inumano che infliggeva alle persone che arrestava (tipo costringerli a indossare vestiti rosa, per umiliarli, e mangiare cibo immangiabile). Sebastian Gorka, probabilmente il funzionario della Casa Bianca più sciroccato e intollerante, è stato cacciato. Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che vieta alle persone transgender di prestare servizio nell’esercito, ma lascia aperta la possibilità che chi ne fa già parte non venga congedato. La Corea del Nord ha lanciato diversi missili a corto raggio, quando solo pochi giorni fa Trump si era preso del merito per «il rispetto che stanno iniziando a mostrarci».

Tutto questo non è successo semplicemente venerdì: è successo venerdì notte.

E quindi non ne parliamo nel podcast di questa settimana, perché sarebbe stato fisicamente impossibile: avremo tempo per digerire meglio queste notizie; alcune delle quali, per esempio quella su Arpaio, hanno implicazioni potenzialmente molto vaste. Parliamo invece di un’altra cosa, e soprattutto cerchiamo di capirla: d’altra parte, sulla base di quello che mi scrivete, so che la possibilità di approfondire e comprendere le questioni vi interessa più del semplice riassunto delle notizie. Parliamo dei neonazisti. Non è una novità che si parli di estrema destra in America. La storia degli Stati Uniti, soprattutto nel Novecento, si è intrecciata più di una volta alle azioni di gruppi e movimenti razzisti e antisemiti che con una certa regolarità passano dall’essere marginali a scoprirsi improvvisamente protagonisti di grandi agitazioni. È un ciclo: è già successo e succederà ancora, a prescindere da Charlottesville. Ma Charlottesville è stata un punto di svolta. Per capire perché bisogna fare un po’ di passi indietro e parlare del momento fondativo degli Stati Uniti d’America e di uno dei discorsi politici più importanti di sempre.

Per ascoltare la nuova puntata del podcast, se avete un iPhone cercate “Da Costa a Costa” nell’app “Podcast”; altrimenti cliccate play qui sotto per ascoltarla su Spreaker. Se volete, dopo aver ascoltato la puntata lasciate una recensione su iTunes e parlatene sui social network o a chi pensate possa essere interessato a queste storie come voi. Sul sito di Piano P trovate la traduzione in italiano delle parti in inglese.

Ascolta “S2E16. Il filo che unisce i neonazisti e Donald Trump” su Spreaker.

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