Libri che ho letto
Tra qualche giorno vado in vacanza e qualche sera fa, mentre scorrevo la libreria in cerca di uno o due libri da portarmi dietro, mi sono ricordato le liste di libri che avevo consigliato qualche tempo fa e che qualcuno aveva trovato utili. Quindi ecco l’edizione 2015.
– Come si fa il presidente, di Theodore H. White
È un vecchio libro che racconta la campagna elettorale statunitense del 1960, dalle primarie alle presidenziali, John Fitzgerald Kennedy contro Richard Nixon. Ha vinto il premio Pulitzer ed è considerato uno dei libri che ha cambiato il modo di raccontare le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In Italia fu tradotto da Bompiani nel 1962, io l’ho comprato a pochi euro in un posto che vende libri usati, online si trova ancora qualche copia (se non le hanno comprate tutte gli iscritti alla newsletter americana, a cui l’ho consigliato sabato). Altrimenti c’è l’edizione in inglese.
– La ragazza dai capelli strani, di David Foster Wallace
Se siete di quelli che in estate preferiscono i libri di racconti, e siete anche fortunati abbastanza da non aver mai letto questi.
– Stoner, di John Edward Williams
«Il più grande romanzo americano di cui non avete mai sentito parlare», l’ha definito il New Yorker. Scritto nel 1965, dimenticato e riscoperto soltanto nel 2003, quando è stato ristampato negli Stati Uniti dalla New York Review of Books, in Italia è stato pubblicato nel 2012 da Fazi.
– I discorsi che hanno cambiato l’Italia, a cura di Antonello Capurso
Ignorate la prefazione di Paolo Bonaiuti: il libro è una raccolta di 21 discorsi molto importanti nella storia del nostro paese. Ci sono Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour, Giolitti, il discorso di Mussolini sul “bivacco di manipoli” e quello di Togliatti sulla svolta di Salerno, quello citatissimo di De Gasperi dopo la guerra (“sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me”) e quello con cui D’Alema divenne il primo ex comunista a fare il capo del governo. Li abbiamo sentiti citare quasi tutti ma spesso non ne abbiamo letto davvero nessuno. Ce ne sono anche di più recenti ma non di recentissimi, il libro è del 2008. Interessante sia se siete appassionati di retorica e arte oratoria in politica, sia se vi piace la storia d’Italia.
– Mi sa che fuori è primavera, di Concita De Gregorio
È un libro a metà tra il romanzo e la non-fiction, e mostra che si possono raccontare storie incredibili di cronaca nera e di dolori atroci senza morbosità. La vicenda di cui si parla vi tornerà in mente subito: nel 2011, praticamente dal nulla, un uomo prese le sue due figlie e sparì; lui fu trovato morto qualche giorno dopo a migliaia di chilometri di distanza, mentre delle bambine non si è mai saputo nulla. Il libro è incentrato su Irina Lucidi, madre delle bambine e moglie dell’uomo: e tutto sommato, alla fine, racconta una storia bella.
– Diario del cattivo papà, di Guy Delisle
Sono tre libri – uno, due e tre: i primi due li vendono anche insieme – e lui è il bravissimo fumettista canadese di Pyongyang e Cronache birmane, tra le altre cose. Queste sono strisce e vignette piuttosto spassose sulla paternità, ma fanno ridere anche se non avete figli.
– Goal Economy, di Marco Bellinazzo
Un bel librone, asciutto e documentato, che aiuta a capire che cos’è oggi il calcio mondiale dal punto di vista economico. Mi sarebbe piaciuto leggerci dentro qualcosa in più sul ruolo di Infront, relativamente alla situazione nel calcio italiano: ma ci sono dentro comunque molti dati e di storie.
– Pillole blu, di Frederik Peeters
È la nuova edizione, con un nuovo finale, di un fumetto piuttosto famoso del disegnatore svizzero Frederik Peeters, pubblicato per la prima volta nel 2001. Racconta la sua storia d’amore con Cati, una donna sieropositiva e con un figlio avuto dalla relazione precedente, a sua volta sieropositivo. Qui c’è qualche tavola per farvi un’idea.
– Notizie che non lo erano, di Luca Sofri
Me lo dico da solo: aziendalista! È uno di quei libri per cui calza bene il famoso luogo comune: fa ridere e fa piangere. In mezzo a una montagna di storie che vi sembreranno assurde, c’è un’analisi del funzionamento dei media – sia in generale che in Italia – che è uno dei pezzi da cui è nato il Post.
– Too big to fail, di Andrew Ross Sorkin
Un’altra lettura fuori tempo massimo, ma che ci volete fare. Questo libro – che è considerato la migliore ricostruzione del modo in cui è iniziata la crisi economica globale, tra il 2007 e il 2008 – si fa leggere anche adesso, e anzi forse oggi molte delle storie che racconta si riescono a capire con un po’ di prospettiva in più. L’autore del libro è una specie di ragazzo-prodigio statunitense, ha scritto questo libro quando aveva 32 anni, dirige da tempo un’importante sezione economica del New York Times. Qui c’è l’edizione in inglese.
– Momenti di trascurabile infelicità, di Francesco Piccolo
Se vi è piaciuto quell’altro, vi piacerà anche questo. È pure piccoletto, perfetto per la spiaggia.
– Funny Girl, di Nick Hornby
L’ultimo romanzo di Nick Hornby, scritto alla Nick Horby, ambientato negli anni Sessanta e pieno di citazioni musicali e pop di quegli anni lì. Racconta la storia di una bellissima ragazza di provincia che si trasferisce a Londra e riesce a diventare la protagonista di una sitcom e poi una star.