Questo sito contribuisce alla audience di IlPost

Un presidente americano mai eletto, ma vero

FERMO! Questo post contiene spoiler per chi non ha visto la seconda stagione di House of Cards, quella dell’anno scorso.

Frank Underwood diventa presidente degli Stati Uniti alla fine della seconda stagione di House of Cards: dopo anni di macchinazioni e complotti riesce prima a far dimettere il vicepresidente e farsi nominare al suo posto, e poi a spingere il presidente verso l’impeachment e quindi le dimissioni. Frank Underwood diventa quindi presidente senza passare mai dal voto popolare, neanche come vice.

Nella storia degli Stati Uniti ben nove presidenti sono arrivati alla Casa Bianca senza essere eletti. Quattro di questi erano stati eletti vice, sono subentrati alla morte del presidente e non si sono mai ricandidati: John Tyler (1841-1845), Millard Fillmore (1850-1853), Andrew Johnson (1865-1869) e Chester A. Arthur (1881-1885). Altri quattro erano stati eletti vice, sono subentrati alla morte del presidente e sono poi stati confermati alla presidenza dal voto popolare: Theodore Roosevelt (1901-1909), Calvin Coolidge (1923-1929), Harry Truman (1945-1953) e Lyndon Johnson (1963-1969). Un solo presidente degli Stati Uniti arrivò alla Casa Bianca senza passare dal voto popolare nemmeno per la vicepresidenza, e se ne andò senza mai essere eletto: Gerald Ford.

Ford era un deputato di lungo corso e il capo dell’opposizione alla Camera. Divenne vicepresidente nel 1973: il vicepresidente eletto Spiro Agnew si era dimesso per una storia di tangenti ed evasione fiscale e il Congresso praticamente impose la sua nomina. Divenne presidente un anno dopo, nel 1974, dopo le dimissioni del presidente Nixon per lo scandalo Watergate. Ford era un deputato rispettato ed esperto, ma non uno considerato un potenziale presidente: e da presidente fu impopolare come può esserlo solo un politico che arriva alla Casa Bianca senza essere stato votato dopo che sia il presidente che il vicepresidente eletto sono stati costretti alle dimissioni da scandali e storiacce. In un certo senso arrivò alla Casa Bianca come Frank Underwood ma per rimpiazzare Frank Underwood.

Una delle prime cose che fece fu proprio graziare Nixon, cosa che non lo aiutò. Durante la sua amministrazione gli Stati Uniti conclusero la guerra in Vietnam ed entrarono in una profonda recessione. Tentarono di ucciderlo per ben due volte nell’arco di 17 giorni, nel 1975, entrambe le volte in California. Cadde dalla scaletta dell’aereo presidenziale a Salisburgo. Aveva una moglie molto famosa e apprezzata, Betty Ford, le cui idee femministe e i modi spicci non piacevano al suo partito. Accolse alla Casa Bianca la Regina Elisabetta II per una visita di Stato: e dopo cena ballarono e finirono in una delle più famose fotografie della politica americana.

AP A DC USA Obit Gerald Ford

Ford restò alla Casa Bianca per due anni. Provò a farsi eleggere alla presidenza nel 1976. Vinse le primarie dei Repubblicani battendo un certo Ronald Reagan. Secondo i sondaggi se la sarebbe potuta giocare, ma Jimmy Carter e la campagna legalista “moralizzatrice” dei Democratici avevano molta forza, dopo anni di politici alla Frank Underwood. Nei dibattiti televisivi – i primi dopo quelli famosissimi tra Kennedy e Nixon del 1960 – Ford se la cavò bene sulla politica interna ma poi ne disse una grossissima sulla politica estera. Disse: «Non c’è nessun dominio sovietico dell’Europa dell’est e mai ci sarà sotto l’amministrazione Ford». Il giornalista sbalordito gli chiese se intendeva dire davvero quello che aveva detto e Ford ribadì il concetto, facendo gli esempi della Romania e della Polonia. E quindi Jimmy Carter sconfisse Gerald Ford, facendolo passare alla storia.