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Libri che ho letto/2

A-grande-richiesta, come si dice in questi casi, torna la lista dei libri che ho letto, che la scorsa estate era stata piuttosto apprezzata. Tengo fuori quelli letti per lavoro e quelli mollati a metà.

The Numbers Game, di David Sally e Chris Anderson
Un libro fondamentale per chi vuole capire il calcio dei prossimi dieci anni. Avete presente la storia di Moneyball, cioè come l’uso dei dati ha cambiato il baseball? Al calcio sta accadendo qualcosa di simile: siamo ancora all’inizio ma ci sono già squadre e allenatori che fanno e decidono cose molto importanti attraverso lo studio dei dati. David Moyes, per esempio, oppure Vincenzo Montella. La società Opta, leader nell’elaborazione dei dati sportivi, ha in corso contratti di collaborazione con Arsenal, Roma, Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Chelsea, Barcellona, Bayern Monaco, Fiorentina, Liverpool, Manchester City, Olympique Marsiglia, Real Madrid e Zenit San Pietroburgo, tra le altre. Il meglio del calcio europeo. E non è l’unica società del ramo che sta crescendo e lavorando bene. The Numbers Game spiega bene la storia di questo cambiamento e prova a immaginare in che direzione andremo. Il libro è in inglese.

La storia mi assolverà, di Fidel Castro
È il testo del famoso discorso che Fidel Castro tenne come arringa finale quando fu processato per l’assalto alla caserma della Moncada, il 16 ottobre 1953. È un pezzo importante di quella storia incredibile che fu la rivoluzione cubana ed è anche un capolavoro di retorica, per quelli che come me sono appassionati di discorsi politici. L’ho letto all’Avana, dove è in vendita quasi ovunque. Online in italiano se ne trova qualche stralcio – qui invece integrale in spagnolo e in inglese – ma magari volete regalarlo al vostro amico comunista (o al vostro amico speechwriter).

La maglia che ci unisce, di Paolo Castellani, Massimilano Ceci, Riccardo de Conciliis
La storia della maglia della Roma. Fatto con molta cura, stagione dopo stagione, e pieno di dati, particolari, storie e aneddoti.

Sulle strade di Barney, di Christian Rocca
Il libro che dovrebbero leggere tutti quelli che hanno letto e apprezzato La versione di Barney. Se La versione di Barney fosse un DVD, Sulle strade di Barney sarebbero gli irrinunciabili contenuti speciali.

Il desiderio di essere come tutti, Francesco Piccolo
Probabilmente lo avete già letto o ne avete letto dappertutto. Per me è il libro dell’anno: non perché sia il più bello (vai a sapere) ma perché mi sembra contenga idee e riflessioni acute e definitive su quello che è successo negli ultimi dieci anni in Italia. Poi ci sono dentro molte cose intelligenti e divertenti anche sui decenni precedenti a questo. Forse nella parte finale si perde un po’, ma rimane un libro secondo me indispensabile.

#amala, di Nicola Mirenzi
Dice, ma hai letto un libro sull’Inter? L’ho letto perché ho partecipato alla presentazione del libro a Milano e non mi è dispiaciuto: è il manifesto dell’interista mourinhano, quello che non è ossessionato da Calciopoli, dal complottismo, dal piagnonismo e dal complesso di inferiorità nei confronti della Juventus.

La felicità in America, di Enrico Deaglio
Una raccolta di storie, articoli, informazioni, reportage sull’America. Mi è piaciuto molto proprio perché racconta gli Stati Uniti mettendo al centro le sue storie, e raccontandole per bene, invece che sfinire il lettore con discussioni ideologiche come avrebbero fatto altri. Ha dentro un sacco di aneddoti che l’appassionato di cose americane può rivendersi con gli amici. Una delle molte storie che ho imparato leggendolo: cent’anni fa un gruppo di anarchici italiani prese il potere a Barre, una piccola città del Vermont.