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Se fossi Berlusconi, e fossi ancora interessato ad avere nel prossimo futuro un ruolo politico nazionale, in questo momento farei una cosa ben precisa. Lascerei temporaneamente l’Italia, le inchieste, il chiacchiericcio, i retroscena e tutto quanto. Andrei in India. Incontrerei i politici locali (meno quelli nazionali), farei dichiarazioni e conferenze stampa, cercherei l’intervento della Russia tramite l’amico Putin, utilizzerei la mia influenza attraverso canali formali e informali, spingendomi anche dove un governo non potrebbe spingersi: prometterei investimenti delle mie aziende, amichevoli del Milan, quello che vi pare. E cercherei in ogni modo di far rilasciare i due marinai italiani arrestati lo scorso 19 febbraio. Il rischio flop è evidentemente molto alto, ma è un rischio sopportabile: chi criticherebbe Berlusconi probabilmente lo farebbe comunque e l’uomo deve già difendersi da accuse ben più pesanti di quello che potrebbe far passare come un eccesso di altruismo e voglia di fare qualcosa, invece che parlare. Se invece funzionasse, avrebbe vinto la lotteria.