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Romney è contento

Mitt Romney ha vinto le primarie in New Hampshire, primo repubblicano a vincere sia in Iowa che in New Hamsphire senza essere presidente uscente. Non solo: Romney ha vinto di un margine abbastanza ampio da permettere di accantonare – almeno per un po’ – i dibattiti sulla sua vulnerabilità. Non solo: per ragioni diverse né Ron Paul né Jon Huntsman, rispettivamente secondo e terzo classificato, sono candidati in grado di rappresentare l’ala conservatrice e religiosa del partito che non si rassegna a votare Romney. Non solo: i due candidati che potrebbero farlo, Newt Gingrich e Rick Santorum, si sono fermati entrambi poco sotto il 10 per cento, dividendosi i consensi e privandosi a vicenda di slancio in vista delle primarie in South Carolina (per tacere di Rick Perry, all’1 per cento). Insomma, una bella serata per Romney. Che non è imbattibile, ma ha avversari davvero deboli: oggi non si capisce chi potrebbe essere in grado di assestargli l’unica cosa che possa resettare la corsa, cioè una netta e inaspettata sconfitta. Né dove, né come.