La fine di IdV come la conosciamo
È una previsione politica ed è azzardata, e quindi non escludo di essere smentito dai fatti tra qualche mese. Ma secondo me il governo Monti rappresenta l’inizio della fine di Italia dei Valori come la conosciamo.
Oggi l’Italia dei Valori è il partito italiano che si trova in assoluto nella situazione politica più complicata. Per istinto, costituzione e DNA, diciamo, l’Italia dei Valori dovrebbe logicamente fare l’opposizione al governo Monti: infatti questa era stata la scelta immediata di Antonio Di Pietro, poi rientrata, e probabilmente questo sarà il desiderio maggioritario dei suoi elettori nel giro di poche settimane. È effettivamente complicato immaginare le modalità di partecipazione dell’Italia dei Valori a questa fase politica: ricordate che Di Pietro è quello che ordinò ai suoi parlamentari di non votare mai con il centrodestra, per nessuna ragione, nemmeno se il provvedimento proposto fosse stato sensato, a meno che lui stesso non lo avesse ordinato. Appoggiando il governo Monti in Parlamento, difficilmente l’Italia dei Valori riuscirà a non farsi schiacciare dalle pressioni del proprio elettorato: sostenere una maggioranza bipartisan per chi ha costruito le sue fortune politiche sullo scontro frontale con l’avversario – paragonato volta per volta a Videla, Hitler, Mussolini, Nerone o Noriega – equivale a vedere i propri consensi ridursi significativamente.
Non rimane che andare all’opposizione, allora. Ma anche quello è un sentiero minato. L’ascesa di Vendola alla sinistra del PD ha già quasi dimezzato i voti dell’Italia dei Valori rispetto alle europee del 2009 ed è indubbio che Sinistra e Libertà rappresenti un approdo ben più rassicurante e ortodosso per gli elettori delusi dal PD, specie per quelli che dovessero lasciare il PD in disaccordo con le politiche liberali del governo Monti. Questa tendenza è accelerata anche da forze interne all’Italia dei Valori, vedi l’influente Luigi De Magistris: la sua rivalità con Di Pietro è nota, va da mesi a braccetto con Nichi Vendola e non a caso ha già espresso opinioni molto critiche sul nuovo governo. Ricapitolando: dentro il governo Monti l’Italia dei Valori rischia di essere irrilevante, fuori dal governo Monti l’Italia dei Valori rischia di essere irrilevante. Il partito può sfuggire a questo destino a costo di cambiare radicalmente, iniziando a mettere in discussione il ruolo da plenipotenziario di Antonio Di Pietro – il tempo c’è, da qui al 2013 – e tentando di ricollocarsi (più a destra? più a sinistra?). In ognuno di questi casi, però, si tratterebbe della fine dell’Italia dei Valori per come la conosciamo.