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Ora

Riconosciute in modo praticamente inoppugnabile sia l’inettitudine di questo governo sia la mancanza di un’alternativa pronta e definita, a me piacerebbe che l’opposizione tentasse di accelerare la fine della legislatura, vista l’aria che tira, invece che attendere il suo arrivo. Mi piacerebbe che Pier Luigi Bersani, in quanto segretario del partito-di-governo-momentaneamente-all-opposizione, cominciasse subito un giro di consultazioni con i principali leader dell’opposizione, da Di Pietro a Vendola, da Fini a Casini. Mi piacerebbe che nel giro di 48-72 ore annunciasse quali sono i partiti pronti a far parte di una coalizione pronta a governare il Paese, indicando alcuni obiettivi minimi di programma e la sede per approfondire i dettagli. Mi piacerebbe che indicasse contestualmente la data delle elezioni primarie per scegliere il candidato premier di quella coalizione. Mi piacerebbe che il tutto venisse annunciato subito, prima di venerdì, ché d’altra parte ci giriamo attorno – immobili – da mesi ed è in corso un’emergenza. L’incapacità del governo fa spavento, ma quelli che cincischiano non saranno ben ricordati dalla Storia. A un certo punto bisogna muoversi e dire che si è pronti: e se non si è pronti, fare in modo di diventarlo il prima possibile. Dare un segnale politico, come si dice in questi casi. Fare accadere le cose, invece che aspettare che accadano. Provarci, quanto meno.