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Bersagli facili

Insomma, giorno dopo giorno sta venendo fuori – si leggano i quotidiani sportivi di ieri, e oggi l’intervista di Massimo Cellino a Repubblica – che i calciatori avrebbero voluto giocare (infatti ieri hanno lavorato regolarmente, giocando o allenandosi) e che avrebbero voluto giocare anche molti dei presidenti delle società. Sta venendo fuori che l’accordo sull’articolo 7 si poteva trovare senza muro contro muro e che la discussione sul contributo di solidarietà era davvero una barzelletta impacchettata a uso e consumo dei giornali: non solo per la nota questione dei contratti al netto ma soprattutto perché è assurdo anche solo discutere dell’inserimento in un contratto nazionale di lavoro di una clausola che fa riferimento a una legge che non esiste (e forse non esisterà mai). Giorno dopo giorno sta venendo fuori che le persone che hanno insistito per fermare tutto sono tre, Galliani, Lotito e Beretta. Sostenuti dall’opinione pubblica – nonché da parecchi solitamente avveduti analisti e commentatori – che si sono bevuti senza farsi problemi gli appelli accorati alla Responsabilità Morale dei Calciatori Viziati provenienti da patrioti del calibro di Adriano Galliani e Roberto Calderoli.