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Una delle cose più importanti rivelate dai file di Wikileaks sull’Iraq – la cosa più importante, secondo Julian Assange – è che il numero delle vittime complessive della guerra è più alto di quello a cui erano arrivati nel corso degli anni organizzazioni non governative come IraqBodyCount, che poi era simile a quello considerato credibile dal Pentagono. Ci sono 15 mila morti in più, documentati in quei file. La cifra complessiva si aggira quindi intorno ai 110 mila, come oggi sostiene praticamente la totalità delle associazioni umanitarie e degli osservatori indipendenti che se ne sono occupati. Quindi abbiamo la prova ultima e definitiva che le assurde e già globalmente screditate stime pubblicate da Lancet nel 2004 e nel 2006 sono carta straccia.