“Uomini forti”
Romano Prodi sul Messaggero di ieri proponeva un assetto federale per il Partito Democratico, nel quale l’esecutivo nazionale del partito è composto dai venti segretari regionali e tutti gli altri organismi nazionali – coordinamento, direzione, eccetera – non esistono più. La cosa interessante della proposta, così come Prodi l’ha descritta, è l’eliminazione delle primarie per l’elezione del segretario nazionale, a cui l’ex premier sembrava invece piuttosto affezionato.
L’esecutivo nazionale dovrebbe essere semplicemente formato dai venti segretari regionali, avendo il coraggio di cancellare gli organi nazionali che si sono dimostrati inefficaci. A questi venti “uomini forti” dovrebbe essere demandato il compito di eleggere il segretario nazionale, di decidere sulle grandi strategie politiche del partito e, naturalmente insieme agli organi regionali, le candidature per le rappresentanze parlamentari.