Non ho parole
La Nazione, cronaca di Firenze, 14 gennaio. C’è anche il pezzo, con tanto di virgolettato. Il corpo di Guido Galli è stato ritrovato sepolto dalle macerie dell’hotel in cui alloggiava. Difficile che abbia avuto tempo e modo di rilasciare interviste, prima di morire.
update: qui la Nazione si scusa per l’accaduto e ammette – non senza un certo candore – che quelle parole non erano affatto di Galli, come invece diceva il pezzo («Parla il fiorentino Guido Galli…»)
La frase attribuita a Galli ci è stata riferita nel corso di decine di telefonate di controllo: in realtà non era stata pronunciata dal nostro concittadino ma da un altro dipendente delle Nazioni Unite, fortunatamente scampato al disastro. L’abbiamo riportata solo quando – in nottata – la notizia che Guido era salvo ci è stata confermata dalla famiglia, che ha aggiunto anche altri particolari di cui era venuta a conoscenza e che coincidevano con le informazioni raccolte. E’ stato un incidente che ha addolorato noi per primi e del quale ci scusiamo nuovamente.
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