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Giusto per restare in tema

Sono grandi giornate per le procure italiane. È stata assolta in appello – dopo essere stata assolta anche in primo grado – Elena Romani, la donna accusata di aver ucciso sua figlia poco più che neonata. Se non ve la ricordate, è quella colpevole soprattutto di voler fare la velina, sulla quale si scatenò un profluvio di editoriali sociologici e articoli con titoli come: «Ha ucciso la figlia con un calcio» o «Quella madre è pericolosa se esce può uccidere ancora». Beh, era innocente. Pochi minuti fa, poi, assolto in primo grado Alberto Stasi, al termine dell’unico processo che io ricordi durante il quale l’accusa ha cambiato idea sull’ora della morte della povera Chiara Poggi tutte le volte che Stasi forniva un nuovo alibi. Assolto con formula piena. Il pm continuava a chiedere trent’anni persino dopo l’ultima perizia, quella cosiddetta “super partes”, dall’esito determinante.