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Avanti un Altro

Insomma, domenica esce l’ultimo numero dell’Altro. Quando uscì rimasi piuttosto incredulo e gli diedi tre mesi di vita; ne è durati quasi sette, non ci sono andato così lontano. Stupisce però, e qualcosa vorrà dire, che nell’editoriale che annuncia la chiusura del quotidiano – diventa settimanale, dal 18 dicembre – non si faccia il minimo accenno nemmeno alla possibilità che il fallimento sia dovuto alla fattura del giornale. Nemmeno un rigo sull’eventualità che magari il punto è che si trattava di un giornale brutto, senza notizie, invenzioni né opinioni degne di nota. Al contrario, lo si definisce non solo «un buon progetto», ma addirittura «indispensabile alla sinistra». Fosse vero si spiegherebbero tante cose, anche della sinistra.

(hat tip: Wittgenstein)