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Qualcuno dovrebbe fare una telefonata ad Antonello Soro

La Camera ha affossato la legge sull’omofobia, in un’altra pessima pagina della storia del parlamento italiano. Nel primo pomeriggio la maggioranza era andata sotto sulla proposta di Giulia Bongiorno di rinviare il testo in commissione ma sembra – stando alle parole di una comprensibilmente incazzata Paola Concia – che il Pd sia capace di sbagliare persino quando manda sotto la maggioranza.

Concia è uscita dall’aula subito dopo l’affossamento della legge, e, quasi gridando si è scagliata contro il PdL e anche contro il proprio partito, il Pd. «Questo testo – ha ricordato – era stato votato quasi all’unanimità in Commissione, lo avevano appoggiato sia il Pd che il PdL. Nelle ultime ore erano emersi dei problemi e noi, per salvare il provvedimento eravamo disposti a rinviarlo in Commissione per limarlo. Ma il Pd non ha appoggiato la richiesta di rinvio, che avrebbe permesso di salvare il testo e così si è proseguito in aula e poi il PdL lo ha affossato votando a favore delle pregiudiziali presentate dall’Udc». «Era una cosa di civiltà – ha aggiunto Concia – e in questo parlamento le cose di civiltà non si possono».