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I censori più scemi del mondo

Tra l’altro, a ulteriore conferma dell’inutilità di questo sciopero, e del fatto che l’assurda procedura per la richiesta di rettifica sia frutto di grande ignoranza, piuttosto che di luciferini intenti censori, cito testualmente dalla relazione in commissione giustizia del Senato:

La IX Commissione della Camera dei deputati, considerato che la disposizione in esame estende ai siti informatici le procedure di rettifica delle informazioni ritenute non veritiere o lesive della reputazione dei soggetti coinvolti, […] ha espresso parere favorevole a condizione che il riferimento ai “siti informatici” sia sostituito da “giornali e periodici diffusi per via telematica e soggetti all’obbligo di registrazione di cui all’articolo 5”.