Brace o padella?
La rete vuole un terzo candidato. Sebbene sia Dario Franceschini che Pierluigi Bersani abbiano usato la rete per annunciare le loro candidature, su internet cresce ogni giorno di più il partito dei terzisti, di coloro che non vogliono “essere costretti a scegliere tra un leader dei Ds e uno della Margherita”.
I due candidati già in pista, infatti, non riescono a scaldare i cuori dei democratici della rete. La sintesi perfetta di questi umori la si legge sul blog Ismaele: «Franceschini segue degnamente le orme del suo predecessore alla segreteria nella ormai gloriosa tradizione del “non mi ricandido – ci ho ripensato”; Bersani, dopo ben due tentativi di candidatura abortiti all’ultimo momento (prima contro Veltroni, poi contro Franceschini alla caduta di Walter), pare sufficientemente marinato e stracotto per guidare il Pd al Massimo», con esplicito riferimento a D’Alema.
Più che auspicato, il terzo uomo sembra necessario. «Serve qualcuno che non è mai stato iscritto né al Pci né alla Dc», scrive sul suo blog Marco Campione. Antonello Patrone rilancia: «Ci vuole una candidatura, un nome, ora, subito. Che faccia rumore e che faccia paura». Luca Sofri, uno dei promotori dell’assemblea del Lingotto, dalla quale potrebbe uscire davvero un terzo candidato alla segreteria, ha pubblicato sul suo blog l’email di un suo lettore, Marco: «L’elettorato non ne può più di tutti i dirigenti che hanno dimostrato sul campo la loro inadeguatezza. Abbiamo bisogno di avere la possibilità di votare un’alternativa, che non è rappresentata né da Bersani né da Franceschini, persone che stimo e ho apprezzato per quello che hanno fatto ma che rappresentano le due facce della stessa medaglia». Seguono decine e decine di commenti concordi: «Bravo Marco», «Condivido da cima a fondo», «Approvo», «Niente da aggiungere».
È inevitabile quindi che si discuta anche di nomi: chi dovrebbe essere questo terzo candidato? La più gradita sarebbe Debora Serracchiani, nonostante le cronache la diano sempre più vicina a Franceschini, ma si fa strada anche il nome di Giuseppe Civati, consigliere regionale in Lombardia e blogger seguitissimo. «Se candidate Civati giuro che mi tessero al PD. Non chiedeteci però di scegliere tra Franceschini e Bersani», scrive Luca Ciccarelli. In rete tanti, tantissimi, sembrano pensarla come lui.