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Nowhere man

In un’era che richiede una leadership globale, mentre i mutamenti climatici, il terrorismo ,internazionale e la più grave crisi finanziaria degli ultimi sessanta anni richiedono una risposta – qualsiasi risposta! – l’ex ministro degli esteri sudcoreano ha piuttosto deciso di mettersi a collezionare lauree honoris causa in giro per il mondo, diffondere perdibilissimi comunicati e, in generale, sprecare la poca influenza che potrebbe avere. È diventato una specie di turista casuale, un dilettante sul palco internazionale.

A questo punto dev’essere un problema degli organismi sovranazionali, o forse è solo un sintomo dei loro problemi più profondi. Fatto sta che il problema dell’Ue con la propria presidenza – che dev’essere necessariamente affidata a mezze figure, mediocri e prive di personalità – è anche il problema delle Nazioni Unite e del loro segretario generale Ban Ki-Moon, oggi asfaltato da Foreign Policy.