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Miserendum

Se avete letto i tre quesiti referendari – fatelo, vi prego: almeno provateci – sapete già perché quelli di domani saranno probabilmente i referendum meno votati della storia repubblicana. La mia è un’astensione forzata, perché per votare dovrei tornare di nuovo a Catania e stavolta non posso. Avrei votato tre sì, senza entusiasmo. Come al solito, il danno di questi referendum (ci metto anche quelli sulla legge 40) è fatto nel momento in cui vengono raccolte le firme. Perché sono già certi di perdere, ma una volta che ci sono non puoi non votarli. E quindi trascinano tutti nella loro sconfitta, e raggiungono gli unici obiettivi di dare poca momentanea visibilità a chi li propone e rendere immodificabili le leggi di cui trattano. Nel caso del porcellum c’è qualche differenza rispetto alla legge 40, perché in questo caso sembra che modificare questa legge in parlamento sarà durissima. Ma allora bastava un solo quesito, semplice semplice: “Vuoi tu abrogare la legge bla bla?”. Leggetevi i quesiti, invece.