Solide argomentazioni politiche
Comunque, in quanto a panico diffuso e lettere vibranti mandate in giro, anche il Pdl avrebbe qualcosa da dire:
Caro XXXX,
da ieri giornali e tv stanno usando la cessione di Kakà per mettere in difficoltà Berlusconi con una parte dei suoi elettori, tifosi del Milan. Ho ricevuto parecchie mail e numerosi tifosi milanisti hanno scritto sul forum del sito nazionale e in Facebook, minacciando di non votare più Berlusconi. Lo stesso avviene nei forum on line dei portali e dei quotidiani, sportivi e non.
Calcio e politica non hanno nulla a che fare. Tuttavia dobbiamo fare i conti con la reazione di una parte dei tifosi del Milan, perché la rabbia impedisce di ragionare bene.
Qui di seguito trovi la risposta che ho inviato ad alcuni tifosi/elettori. La puoi usare – tutta o in parte – nel dialogo con amici tifosi delusi.On. Antonio Palmieri [responsabile del sito Forza Silvio e della comunicazione web del Pdl, ndF]
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Mi permetto di farle osservare che se il presidente del Milan vendesse Kakà e con quei soldi rifacesse la squadra e mettesse a posto i bilanci, io sarei contento, se tifassi Milan.
Il Milan ha tanti campioni giovani come Pato, Thiago, Borriello (finalmente in campo da settembre). Ci saranno altri acquisti giovani ed esperti. Torna Gattuso e Dinho non ha nemmeno trent’anni e giocherà bene per andare ai mondiali 2010.
Comunque c’è da essere grati per sempre a chi ha fatto vincere il Milan per vent’anni e, come ha sempre fatto a ogni fine ciclo, lo farà di nuovo anche stavolta. A Berlusconi non piace perdere e lui sa come si fa a vincere.
La realtà è che le società italiane non possono più permettersi di pagare gli ingaggi di prima e di competere con la tassazione spagnola, più favorevole per giocatori e club. E’ poi impossibile andare contro la volontà di un calciatore che vuole cambiare società, come avvenne con Sheva. Ma allora non si era in campagna elettorale e i media non montarono il caso contro Berlusconi.
Inoltre cosa penserebbero gli italiani se il presidente del Consiglio pagasse ingaggi milionari ai calciatori mentre il Paese è ancora scosso dalla crisi economica? Quella di Berlusconi è una scelta di grande sobrietà e rispetto per tutti.
Mischiare calcio e politica è proprio ciò che vuole chi da 15 anni butta fango addosso a Berlusconi e dunque non votare PDL per ripicca significa fare un grosso favore a Franceschini, a repubblica, a l’espresso: hanno fallito con Noemi, ora ci provano con Kakà.
Berlusconi non merita questo, non lo merita specie per il modo in cui sta bene governando in questi tempi difficili. Se lei preferisce immondizia, clandestini a go go, tasse a tutto spiano, terremotati sotto le tende a vita non venga a votare. Ma è proprio come tagliarsi i cosiddetti per fare un dispetto alla moglie.
Mi scusi per la crudezza ma mi è insopportabile vedere maltrattato così un uomo che, nella sua posizione, potrebbe davvero godersi la vita e che invece si impegna duramente 16-18 ore al giorno per tutti gli italiani.
Cordialmente,
On. Antonio Palmieri
Com’è che diceva quello lì: povero Silvio.