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Sorpassi a destra

Sembra che Berlusconi sia parecchio irritato, tra le tante cose, per il completo silenzio delle donne di centrodestra davanti al guazzabuglio in cui si è cacciato. In effetti, a parte le mosse del sicario Santanchè, non si può dire che personaggi come Prestigiacomo, Brambilla, Gelmini, Meloni e Carfagna, per fare i primi nomi che mi vengono in mente, si siano stracciate le vesti in difesa del premier e delle accuse che gli sono rivolte. Succede quindi la difesa più accorata rivolta al premier da una donna di centrodestra, nonché incentrata sull’accusa più intima e meno politica tra quelle rivoltegli, sia finita per essere quella della cattolicissima Eugenia Roccella, che oggi ha scritto al Giornale per dire che lei farebbe volentieri educare i suoi figli dal Cavaliere. Astraendo dalla questione dell’educazione dei figli, ha destato qualche stupore il fatto che il premier libertino, maschilista e guascone sia stato difeso con maggiore incisività da una leader cattolica piuttosto che da un’ex-velina. Avremmo detto il contrario, no? Ci saremmo immaginati più facilmente una velina schierarsi a difesa del «drago circondato da vergini», piuttosto che un’intransigente leader cattolica, no? No, e rischiamo di trovare conferma a una cosa abbastanza significativa: davanti alla concezione della donna che traspare da aneddoti, frequentazioni e comportamenti del premier, persino una velina s’indigna più di certi integralisti cresciuti a pane e vangelo.