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La faccia come il quorum

Decidere di non andare a votare fa parte dei diritti di ogni persona ed è una sua libera scelta. Invitare a non andare a votare è un fatto completamente diverso. Ed è diverso anche dal fare propaganda politica, culturale, psicologica, niorale per il sì o per il no. Il sì e il no puntano a un risultato, il mio contro il tuo, come in ogni battaglia democratica. Il messaggio pubblico di astensione mira invece a cancellare sia il sì che no, e ha come unico scopo il tentativo di impedire che opinioni, persuasioni e passioni di ciascun cittadino su una materia tanto importante non possano trasformarsi in un voto, e dunque non esistano. […] non è rispettabile chi, dall’alto di una carica pubblica, invita a non votare. La differenza è nel colpo inferto alla democrazia (dunque alla salute di un corpo sociale di un Paese) dall’invito autorevole e pubblico a far fallire il voto. Infatti il voto, e l’atto di votare, sono il cuore della democrazia, il punto in cui nasce la libertà. Tanto che a volte, come è accaduto in Italia nel 1945, la libertà di quel voto, di ogni voto, si è dovuta conquistare col sangue. Colpire in modo pubblico e autorevole quella libertà è grave violazione del solenne patto con i cittadini sancito dalla Costituzione.

Parole e musica di Furio Colombo, il 9 giugno 2005 alla vigilia del referendum sulla fecondazione assistita. Non avrei saputo dirlo meglio, eppure Colombo sembra avere cambiato idea, visto che ora dall’alto della sua carica di senatore della repubblica invita a disertare le urne per boicottare i referendum sulla legge elettorale.

La stessa cosa fa la rivista Micromega, che durante la campagna per i referendum sulla fecondazione assistita considerava la strategia dell’astensione ideata da Ruini come uno squallido trucchetto per inficiare il risultato della volontà popolare. Ora invece hanno deciso tutti di fare come dei Ruini qualsiasi, invitando le persone a usare un espediente pur di imporre la propria opinione aggirando la volontà popolare. Salvo poi tra un paio di mesi ricominciare a lanciare strali contro quel nemico della democrazia che è Berlusconi, ovvio.