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Visionario inaffidabile o scienziato criminale?

Un’ultima cosa su Gioacchino Giuliani. Si è detto che non ha previsto moltissimo, considerato che aveva pronosticato un forte sisma entro marzo a Sulmona e questo non si era verificato, mentre invece non aveva previsto né il terremoto vero né la scossa di ieri sera, di potenza poco inferiore a quella devastante di due notti fa. I suoi difensori – Marco Travaglio, in questo caso – rispondono in maniera piuttosto imprudente:

Questo scienziato dice: “ma come facevo ad avvertire la gente, che l’ultima volta che ho parlato mi hanno denunciato?”. Chiaro che se avesse riproposto quell’allarme gli avrebbero contestato una recidiva nel procurato allarme: l’avevano praticamente ridotto al silenzio.

Se fosse vero, se quest’uomo prevede i terremoti sul serio ed è stato zitto ieri e quattro giorni fa per non incorrere in un’altra denuncia, allora non sarebbe molto – ma proprio molto – peggiore di un semplice buontempone visionario? Di fatto, si possono pensare due cose, di Giuliani: che sia un personaggio poco affidabile che dice cose poco credibili, o che sia uno scienziato incompreso che ha scoperto qualcosa di fondamentale per salvare le vite delle persone, ma davanti al rischio di una denuncia ha deciso di rimanere in silenzio. Io propendo per la prima ipotesi. Chi sostiene la seconda tesi dovrebbe riflettere sull’accusa terribile e ignominiosa che lancia nei confronti di questa persona.