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Il letargo della «società civile»

Oggi la cronaca di Roma dell’Unità fa il punto sulle potature selvagge della giunta Alemanno, raccontando di come il comune non conosca la differenza tra potare un albero e abbatterlo. La cosa più divertente comunque è il commento di Paolo Soldini, capo dell’ufficio stampa del comune di Roma quando il sindaco era Veltroni:

Chiedo scusa per l’amarcord personale. Nei 5 anni in cui ho avuto la ventura di dirigere l’Ufficio Stampa del Comune di Roma non è passato giorno in cui non abbia raccolto qualche protesta: il verde veniva manomesso, c’erano buche per le strade, il traffico era insopportabile, i bus introvabili, le notti rumorose, gli eventi culturali noiosi. Spesso le lamentazioni arrivavano anche la sera. Non era sempre gradevole, ma pensavo che fosse giusto. Credo di aver assistito, in cinque anni, a qualche centinaio di riunioni con comitati di quartiere, associazioni ambientaliste, parrocchie, sindacati, categorie. Società Civile, come si dice oggi. Qualche volta pensavo che avessero ragione, più spesso torto. Certo è che sindaco e assessori stavano a sentire e rispondevano, controproponevano, mediavano. Democrazia? Democrazia. Dov’è finita, oggi questa irrequieta Società Civile? Giorni fa, schivando una buca di profondità archeologica ho perfino avuto, per un attimo, nostalgia della demagogia di An, che mandava in giro i propri militanti con pale ed elmetto in testa «a riparare le buche di Veltroni». Non credo che facciano altrettanto con le «buche di Alemanno». Di voragini ce ne sono di più e più profonde di prima, ma non interessano più. Le campagne di stampa delle cronache cittadine oggi hanno fame d’altro: paure, sicurezza, rom con la faccia cattiva. È in questo silenzio che a Roma si stanno abbattendo centinaia di alberi cui l’amministrazione non ha tempo, soldi e neppure voglia di assicurare la manutenzione. Intere strade sono state «liberate»da piante che erano recuperabili. Uno scempio. La proprietà privata di una villa storica espianta pini secolari per allargare una piscina.Ma le associazioni ambientaliste, che un tempo scendevano in guerra al minimo stormir di fronde (appunto), di fronte alle motoseghe sono ammutolite. Cara Società Civile, potresti battere un colpicino? O è proprio vero che la sinistra l’opposizione la sa fare solo alla sinistra?