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Un colpo di forbice

Avrete sentito forse del fatto che una casa editrice abbia deciso di pubblicare un manoscritto di Melissa Panarello, che la stessa Panarello aveva inviato ormai diversi anni fa quella e ad altre case editrici prima di pubblicare il suo libro con Fazi. Ieri l’autrice ha dichiarato:

Le dà fastidio che sia uscito un libro forse immaturo?
No. L’ho scritto a 14 anni e allora mi andava bene. Adesso ne ho 24 e non mi soddisfa più. Mi dà fastidio che ci sia il mio nome su una cosa che non mi appartiene. È una cosa mai sentita nella storia della letteratura. Il libro è su internet perché l’avevo fatto girare fra i miei compagni di scuola e dopo il successo qualcuno l’ha messo sul web.

Ora, quel qualcuno sono io, ormai la bellezza di – quanti? – quattro anni fa, sul mio vecchio blog: me n’ero completamente dimenticato. Mi capitò in mano quel manoscritto tramite un amico comune diverso tempo prima che nascesse il caso editoriale – la stessa Melissa l’aveva messo parecchio in giro – e a un certo punto decisi di scannerizzarlo e metterlo online sul mio vecchio blog, scrivendo che si trattava di una versione pre-editing e precisando che magari quell’editing lo aveva fatto la stessa Melissa, hai visto mai. Non avevo particolari intenzioni giustiziere, sebbene in quei giorni ci fosse parecchio in giro l’opinione che quel «fenomeno editoriale» fosse costruito di sana pianta, prendendo di fatto in giro i lettori. Erano i giorni della mania di Melissa P., pensavo di avere per le mani una notizia e volevo fare un botto di visite: probabilmente era una cazzata, boh. Tornando a oggi, capisco bene che a Melissa Panarello non piaccia che qualcuno pubblichi senza il suo consenso cose scritte quando aveva quattordici anni – perdipiù per farci dei soldi. Non so se il mio pdf le abbia dato fastidio o no. Lei stessa non mi chiese mai di rimuoverlo e anzi, mi scrisse – sul fu blog – di esserne contenta:

Non ho mai nascosto quelle pagine che tu presenti. Mi fa piacere che tu le dia in giro. L’ho fatto io ed è giusto che lo facciano anche altri. Hai fatto bene a dire che l’editing posso averlo fatto io. Questa cosa mi ha stupito.

Tutto questo quindi per dire che ho tolto il pdf dall’unico posto in cui era ancora reperibile, seppure in modo piuttosto tortuoso (il mio vecchio blog è offline da tempo). Forse gira ancora sui server di filesharing: non posso farci nulla, ormai. Tenere online quelle pagine oggi mi sembra sciocco quanto avercele messe.