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E’ un mondo difficile

In Madagascar il presidente Ravalomanana non si è ancora arreso, sebbene l’opposizione annunci da due giorni di averlo deposto. L’opposizione guidata da Rajoelina ha occupato gli uffici del primo ministro insediando un nuovo capo di gabinetto, ma Ravalomanana ha ribadito che il primo ministro resta al suo posto. Unica possibile concessione, un referendum. L’esercito è spaccato, ma l’opposizione sembra avere in mano il controllo della maggior parte delle forze armate.

Anche in Pakistan sta succedendo un gran casino. L’opposizione ha protestato in piazza, con una “lunga marcia” verso Islamabad, per la rimozione dei giudici della corte costituzionale che erano stati nominati dalla precedente presidenza. Il presidente del Pakistan Zardari (il marito di Benazir Bhutto) ha fatto oscurare le televisioni che trasmettevano la diretta delle manifestazioni e ha messo agli arresti domiciliari il capo dell’opposizione, Nawaz Sharif, che però se n’è infischiato e s’è messo alla testa del corteo. Con l’esercito schierato a difesa dei punti sensibili della città – il parlamento, la corte costituzionale, la presidenza della repubblica – e diversi scontri in atto tra militari e manifestanti, il primo ministro Gilani pochi minuti fa ha fatto marcia indietro assicurando il reintegro dei giudici. Sembra quindi che la manifestazione sia stata sciolta.