La pallina sul piano inclinato
Nell’intervista a Liquida di qualche tempo fa parlavo del fatto che internet è – tra le tante magnifiche cose – un generatore di libertà e democrazia. Azzardavo, addirittura, che potesse essere la «la killer application degli oppressi». Leggo oggi la storia di Esra’a Al-Shafei e del suo Mideast Youth e mi convinco una volta di più di avere ragione.
Il nostro elemento di innovazione deve essere considerato nel contesto della nostra cultura. Ricorrendo al potere rivoluzionario delle tecnologie dell’informazione, in una regione in cui le informazioni vengono controllate e censurate dai nostri leader, che mostrano l’”alterità” dei nostri vicini e dei nostri “nemici” al fine di manipolare l’opinione pubblica, abbiamo rischiato la nostra libertà, la nostra sicurezza e la nostra vita. Sebbene i giovani in Medio Oriente ammontino a milioni di persone, veniamo rappresentati in Occidente come un gruppo omogeneo di “estremisti arabo-musulmani”. In realtà, siamo molto diversi: da un punto di vista etnico, religioso e linguistico. Tali stereotipi offensivi ed intolleranti sono utilizzati anche dai nostri leader per dipingere altre sette, tribù, religioni e nazioni della regione, in modo da renderci uniti nel nostro “odio”. Tale “unità” viene poi utilizzata dai mass media controllati dal governo per perpetuare questo atteggiamento atto a creare divisioni.
Tuttavia, molti giovani in tutto il Medio Oriente stanno utilizzando internet per costruire in maniera autonoma potenti comunità digitali autoctone. Il fattore rivoluzionario non consiste nel modo in cui le persone comunicano le une con le altre, ma nel fatto che lo facciano. Ad esempio, in passato era molto difficile per un attivista musulmano lavorare con un attivista bahai o yazide per un movimento di base che promuovesse la tolleranza e la comprensione da parte dei musulmani nei confronti di tali minoranze. Oggi migliaia di musulmani e bahai in tutta la regione lavorano fianco a fianco, utilizzando siti come Facebook e Ning per promuovere ed agevolare la comunicazione.