Sento dire a proposito dei referendum elettorali che in caso di vittoria dei sì andremmo incontro nientemeno che a una «deriva totalitaria». A me i quesiti del referendum non fanno impazzire, non so ancora cosa voterò, ma credo quest’argomentazione sia un po’ sciocca. Al di là del merito, su cui prometto di tornare presto, il punto è che dal 1994 per ogni mossa di Berlusconi, per ogni sua legge e leggina, per ogni sua dichiarazione, c’è sempre qualcuno che senza alcun senso del ridicolo – più o meno sempre lo stesso qualcuno, tra l’altro – ammonisce solenne sul rischio di una «deriva totalitaria» – col risultato accessorio e dannoso di indebolire l’argomentazione nei rarissimi casi in cui avrebbe un qualche senso. Ad ogni modo, dopo quindici anni vorrei chiedere: quanto durerà ancora questa deriva? Non si arriva mai? Quella cosa lì, la dittatura, non doveva arrivare tipo dieci anni fa?