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Bobby e Kenneth

Il discorso di Obama al Congresso è stato particolarmente apprezzato oltreoceano. Io non l’ho ancora visto anche perché dura un’ora: se volete, qui trovate il video e qui il testo. Sembra che gli americani abbiano gradito, dati i primi sondaggi d’opinione: gli americani che vedono con favore il piano di stimolo all’economia messo a punto da Obama erano il 62% prima del discorso e sono diventati il 79% dopo il discorso. Prima del discorso solo il 35% pensava che il piano di stimolo lo avrebbe aiutato, dopo il discorso quel numero è salito a 52%.

Tradizionalmente un membro dell’opposizione risponde con un altro discorso che va in onda poco dopo la fine del discorso del presidente. Questi discorsi sono sempre piuttosto attesi (tenete conto che il tutto va in onda in prima serata) e infatti vengono affidati ad abili oratori e/o a politici con future velleità presidenziali. I repubblicani hanno affidato la loro replica al governatore della Lousiana Bobby Jindal, trentottenne figlio di genitori indiani e già potenziale running mate di John McCain. Il suo messaggio di replica è stato piuttosto scialbo e diversi blogger americani si sono trovati concordi nell’associare le sue espressioni facciali e la sua pronuncia a quelle di Kenneth Parcell, uno dei protagonisti di 30 Rock nonché in generale uno dei personaggi più divertenti che io abbia mai visto in un film o in una serie televisiva. Spiegare Kenneth è complicato, perché raramente un tale insieme di goffaggine e ingenuità ha generato un mix così tenero e divertente: la cosa singolare, poi, è che questo genere di personaggi tontoloni alla lunga risulta spesso monocorde e finisce per annoiare, mentre Kenneth è sempre irresolubilmente uno spasso. Comunque, seguono due video. Uno con una delle più divertenti performance di Kenneth, l’altro con il discorso di Jindal. Ditemi se non si somigliano.

Kenneth:


e Bobby (con un eloquente «Oh, God» del giornalista che credeva di avere il microfono spento):