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Sette contro uno

«Si presenta in albergo un funzionario degli esteri accompagnato da sei o sette poliziotti. Mi chiede se sono il deputato Herrero. Rispondo di sì e si avventano su di me», spiega l’eurodeputato al telefono da San Paolo. «Uno mi afferra per il collo, un altro per le braccia, un altro mi stringe dalla vita. Mi portano via da lì praticamente senza farmi toccare terra. Carlos Iturgaiz fu molto coraggioso. Si mise in mezzo, gli strapparono il telefono come se avessero disarmato un pistolero del far west. Non mi lasciarono prendere nessun effetto personale, nemmeno il passaporto. Tolsero il cellulare anche a me».

L’eurodeputato spagnolo arrestato ieri in Venezuela è tornato a casa e il suo racconto è piuttosto inquietante. E’ venuto fuori però che non era in Venezuela in qualità di osservatore internazionale bensì di politico invitato dall’opposizione – e se questo è il trattamento riservato ai politici stranieri vicini all’opposizione, figuratevi quello riservato all’opposizione stessa.