Manco se l’avesse fucilato
Se avete memoria del celebre «¿Por qué no te callas?» rivolto qualche anno fa a Hugo Chávez da uno spazientito re Juan Carlos durante un meeting ispanoamericano, sapete che i rapporti tra Spagna e Venezuela non sono esattamente idilliaci. Lo saranno ancora meno da oggi in poi, visto che Luis Herrero – un europarlamentare spagnolo che si trovava in Venezuela per conto dell’Ue come osservatore del voto di domani – si è visto spuntare in albergo sette poliziotti in divisa, che lo hanno costretto a salire in un’auto diretta all’aeroporto, perché potesse tornare al più presto in Spagna. La colpa di Luis Herrero? Aver detto questo:
Dopo aver ascoltato i principali membri dell’opposizione parlare della paura che prevale nel paese e delle minacce che il presidente Hugo Chávez rivolge ai suoi oppositori, ho detto loro che questo comportamento è tipico di una dittatura. In una democrazia le elezioni devono tenersi in un clima privo di coercizioni, di minacce e di violenza: in libertà. Tutte cose che evidentemente non sono presenti nella nazione.
In un baleno i poliziotti hanno bussato nella sua camera d’albergo – in sette, in divisa, per arrestare un parlamentare -, lo hanno impacchettato e lo hanno rispedito a casa. Perché Luis Herrero mentiva, evidentemente.