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L’eterno dilemma

«Lo so che sembro tua madre, ma in fondo si tratta solo di dischi di musica pop, e preoccuparsi se un disco è migliore di un altro o no, beh, chi vuoi che lo faccia, davvero, a parte te, Barry o Dick? Per me, è come disquisire sulla differenza tra McDonald’s e Burger King. So che dev’essercene una, ma chi se ne frega di scoprirla?»

La cosa terribile è che, ovviamente, io so perfettamente qual è la differenza tra McDonald’s e Burger King, e sull’argomento ho delle opinioni precise e complesse. Ma se mi metto a confrontare gli hamburger dell’uno con quelli dell’altro, sarà un po’ come darle ragione, perciò lascio perdere.
(Alta fedeltà, Nick Hornby)

Questo è uno di quei post che ho in canna da almeno un anno ma poi mi va in vacca il Pd o scoppia una guerra, per cui salta sempre. Come avrete capito dalla citazione che lo apre, parliamo di cose serie: McDonald’s o Burger King? E’ utile un disclaimer, prima di cominciare: lo so, lo sappiamo, sono schifezze, fan male allo stomaco, costano troppi soldi, l’impero del male, le multinazionali, il valore dello slow food e dei sani vecchi cibi di una volta, e poi il fegato, e vuoi mettere le pizzerie di Roma, ok, ok. Lo so, lo sappiamo: chi è di questo avviso si ritenga libero di passare avanti (tra l’altro, qui non si disprezzano affatto le pizzerie e i ristoranti di Roma). Per gli altri – e so che ce ne sono almeno due che avrebbero potuto prima o poi scrivere questo post con altrettanta acribia e competenza, per cui mi compiaccio di averli bruciati sul tempo – beh, veniamo al dunque.

I McDonald’s hanno in partenza un vantaggio non da poco sui Burger King, almeno in Italia: sono dappertutto. Roma è disseminata di McDonald’s e avere scoperto che quello vicino casa mia resta aperto fino alle 3 del mattino è stata una gioia non indifferente. I Burger King invece sono pochi, a Roma solo due tre e troppo fuori mano, per il sottoscritto: uno troppo lontano da casa (via Ostiense), uno in piazza Flaminio che qualche tempo fa era praticamente sempre chiuso (adesso boh) e uno troppo in centro, in via del Tritone. Poi ce n’è uno a Tor Vergata e uno a Parco Leonardo, ma in pratica ci si va solo apposta, a meno che non si viva o lavori in zona.

I panini di McDonald’s sono pochi e più o meno sempre gli stessi da diverso tempo, però funzionano bene: il Big Mac è semplicemente meraviglioso, il Crispy McBacon è una valida alternativa, il McChicken merita (una volta ogni tanto, però), il Big Tasty è buono anche se non spettacolare. L’unico veramente anonimo è il McRoyal DeLuxe. Io mi sono accorto solo qualche mese fa che non lo avevo mai provato, l’ho preso e mi sa che non lo mangerò più: se voglio mangiare un panino con l’insalata, me lo faccio a casa. Burger King ha dalla sua il vantaggio di avere più panini – anche se alcuni si somigliano – e soprattutto una carne di qualità superiore; ha anche dei cartocci tipo kebab, ma io non li ho mai provati. Da Burger King io prendo sempre il Whopper o il Double Whopper (c’è anche il triplo, adesso) ma preferisco togliere gli anelli di cipolla, che sono troppi e troppo crudi. Meritano anche il nuovo Steakhouse, con la cipolla fritta, e il Cheeseburger. Il Tendercrisp è il classico panino che uno ha sempre voglia di provare però mai abbastanza da prenderlo. Non ho mai preso il Big King XXL, quello messo al bando da Zapatero: un giorno dovrò, però. McDonald’s qui vince, secondo me, anche grazie ai panini a basso prezzo: l’hamburger costa un euro, il cheeseburger un euro e cinquanta, il doppio cheeseburger due euro (credo) – però ora mi viene un dubbio: ce li ha anche Burger King? Da qualche tempo, poi, McDonald’s ha dei panini speciali che costano un euro e novanta e cambiano periodicamente: quello che c’è in giro ora, il Napoli, non è male, ma secondo me il Bretone rimane insuperabile. Poi c’è il 280gr, con o senza parmigiano reggiano: buono, ma non vale i soldi che costa in più del Big Mac.

Saltiamo le bevande – davvero qualcuno non prende la Coca Cola? fatevi togliere il ghiaccio, comunque –  e veniamo alle schifezze supplementari. McDonald’s propone, in personale ordine di preferenza, i gamberi, i Chicken McNuggets, le nuove crocchette di spinaci e parmigiano. Burger King vince, però: Onion Rings, Chicken Fries e Chicken Wings rappresentano un trio delle meraviglie, il resto è dimenticabile (specie i dischetti di formaggio fritto). Se in questo campo non c’è partita, il giudizio si ribalta per quel che riguarda le patatine: McDonald’s stravince, per qualità e quantità.

Dulcis in fundo: io quelli di Burger King non li ho provati mai, e forse vuol dire qualcosa. McDonald’s ha i coni che non sono male, il Milkshake (che a me non fa impazzire) e soprattutto il McFlurry. Consiglio: chiedetelo al cioccolato fondente con Smarties. Quest’accoppiata non è prevista dai menu, ma se la chiedete nessuno vi dirà di no.

Il verdetto, quindi: alla fine, secondo il sottoscritto, vince il McDonald’s. Di un’incollatura però, per cui magari mi fate cambiare idea (via!).