Ci prendo sempre – sesta posizione*
Il sindaco di New York Michael Bloomberg entrerà nella corsa per la presidenza a febbraio, quando sarà ormai chiaro chi vincerà le nomination dei due partiti. I suoi quattrini e la sua organizzazione impressioneranno gli elettori e stordiranno i rivali: è il miglior candidato indipendente fin dai tempi di Teddy Roosevelt. Ma l’ascesa di Bloomberg avrà vita breve, perché sarà bersaglio dell’attacco congiunto di democratici e repubblicani. Lui e Hillary Clinton si divideranno oltre la metà dei voti, ma il senatore ribelle dell’Arizona, John McCain, finirà per essere il prossimo presidente.
Non c’è una sola previsione del Business Week (2 gennaio 2008) che è andata anche solo vicina a realizzarsi. Dopo settimane di speculazioni, Bloomberg ha dichiarato che sarebbe rimasto fuori dalla corsa, perché sia Obama che McCain avrebbero mostrato di avere la necessaria indipendenza a governare efficacemente. Dopo aver cambiato la legge sul numero massimo di mandati consecutivi concessi al sindaco di New York, Michael Bloomberg sembra intenzionato a correre per un terzo mandato.
*da qui. Se non potete aspettare lì le trovate tutte e dieci, se no qui ve ne beccate una al giorno, tradotta in italiano