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Qualcosa di sinistra

Scrivevo qualche giorno fa una cosa che mi sembra piuttosto scontata: non basta dirsi di sinistra per essere di sinistra. Seguivano una serie di esempi di cose ingiuste, scorrette ed egoiste (e quindi secondo il sottoscritto certamente non di sinistra) compiute da persone che si dichiarano di sinistra. Qualcuno ribattè a quelle elencazioni dicendo che se i partiti che si dicono di sinistra la pensano in un certo modo – in un altro modo, nel mio caso – evidentemente è quel modo a essere “di sinistra”, e non il mio. Ora, a parte evidenziare l’incomprensibile orgoglio di questa completa rinuncia al ragionamento, alla critica e alla comprensione delle cose, mi permetto di riportare una cosa successa appena una settimana fa.

Il presidente dell’Uruguay Vasquez, primo presidente socialista della storia del paese, ha messo il veto su una legge approvata da entrambe le camere che depenalizza l’aborto nelle prime dodici settimane di gravidanza. Oggi in Uruguay le donne che ricorrono all’aborto rischiano nove mesi di prigione, e si prega di notare la sottile crudeltà della pena. Vasquez si è pure dimesso dal suo partito – il partito socialista – reo di avere appoggiato la norma in questione, sebbene continui naturalmente a definirsi socialista e di sinistra.