Standing ovation
C’è però una cosa che non capisco dell’ex-magistrato (Di Pietro, ndr): il fatto che spesso tende a spiegare che Tizio o Caio sono corrotti perchè votano insieme a Cuffaro o ad altri personaggi invisi al leader dell’Italia Dei Valori. In questi giorni Di Pietro non solo si appresta a votare con gli amici di Cuffaro, ma a fare con loro la battaglia su una delle leggi più importanti della Repubblica, quella elettorale. Condurrà assieme a loro la dura lotta sulla linea pro-preferenze e per abbassare lo sbarramento. In questo caso però, Di Pietro non vede controindicazioni. Come mai? Mistero. A me non è mai piaciuto il ragionamento per cui se uno vota insieme a Cuffaro allora è automaticamente mafioso. Penso che ognuno debba e possa votare come gli pare, senza dover stare a guardare cosa fanno gli altri. Ma per il leader dell’Italia Dei Valori, che ha fatto di questa politica un principio, dovrebbe essere imbarazzante votare con chi secondo lui rappresenta la mafia. O perlomeno dovrebbe domandarsi perchè Cuffaro vuole la stessa legge elettorale che vuole lui. O le regole e i princìpi valgono solo per gli altri?