Razzista io?
Mi sembra che a questo punto l’unica cosa che Obama debba temere sul serio è l’effetto Bradley. L’effetto Bradley è quella discrepanza osservata più volte tra le opinioni degli elettori nei sondaggi e i risultati elettorali quando a scontrarsi sono un candidato bianco e uno non-bianco. Si chiama ‘effetto Bradley’ perché Bradley fu quel candidato a governatore della California che nel 1982 perse le elezioni benché dato in vantaggio di ventidue punti (!) sul suo avversario alla vigilia delle elezioni. Alcuni lo chiamano anche effetto Wilder, dove Wilder sta per Douglas Wilder, nero, candidato a governatore della Virginia che vinse di un soffio quando i sondaggi lo davano in vantaggio di oltre dieci punti: era il 1989.
E’ vero, il 1982 era ventotto anni fa, il 1989 era diciannove anni fa e le cose fortunatamente cambiano. Così come è vero che McCain ha rifornito gli americani di argomenti per non votare Obama da proteggere dall’accus di razzismo i suoi elettori, e Obama viene da un ciclo infinito di primarie in cui solo un paio di volte si è osservato un simile fenomeno (però votavano solo i democratici). Però qui pensiamo che l’effetto Bradley e lo Shy Tory Factor siano due variabili pericolose, e possano giocare brutti scherzi