Lo stato (viola) dell’arte
A questo giro gli stati viola sono più o meno dodici. Di questi dodici, nel 2004 undici se li è portati a casa Bush – Ohio, Florida, Georgia, North Carolina, Virginia, Indiana, Missouri, Colorado, Iowa, Nevada and New Mexico – e a Kerry rimase solo la Pennsylvania. Oggi, i sondaggi danno Obama in vantaggio in nove di questi stati, in Georgia è in vantaggio McCain, in Indiana e Missouri i due sono praticamente testa a testa. Obama non rischia semplicemente di vincere le elezioni: Obama rischia di cambiare drasticamente la geografia politica degli Usa. Prendete lo stato della Virginia: se un candidato ha dieci punti di vantaggio sull’altro, semplicemente quello non è più uno stato viola.
Inoltre, negli stati viola sono fondamentali i new voters, gli elettori che non hanno mai votato prima registratisi grazie all’attivismo di questo o quel candidato. Oggi i dati ci dicono che i democratici hanno stravinto nelle registrazioni di nuovi elettori. Obama ha registrato in Florida il doppio dei new voters registrati da McCain, il quadruplo in Colorado e Nevada, il sestuplo in North Carolina. Il Nevada nel 2004 fu vinto da Bush per 21,000 voti; Obama ha fatto registrare 91,000 nuovi elettori, McCain 22,000. Il New Mexico nel 2004 fu vinto da Bush per 6,000 voti; Obama ha fatto registrare 40,000 nuovi elettori, McCain 12,000. Se si votasse oggi, sarebbe una valanga.