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I veri martiri/3

In Iran succedono cose così, più o meno ogni settimana. C’è un ragazzino di sedici anni che si chiama Nemat Safavi ed è stato condannato a morte per impiccagione per essersi intrattenuto in “rapporti sessuali non ammessi” con altri ragazzi. C’è l’ayatollah Seyyed Ahmad Elm al Hoda che ha detto che le donne che vanno in giro senza il velo sono “un male peggiore dell’Aids”. C’è un uomo di nome Ramtin che è stato condannato a morte per essersi convertito al cristianesimo: ertedad, abbandono dell’Islam. Impiccato.