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Osservatorio Prister

C’è questo sito, Informazione corretta, che fa una rassegna stampa piuttosto completa riguardo quel che si scrive in Italia a proposito di Israele ed è quindi abbastanza utile per chi si interessa di quel che accade in Medioriente. Oltre all’elenco degli articoli delle testate più svariate, Informazione corretta comprende anche alcune rubriche fisse: una di queste è curata da tale Piera Prister Bracaglia Morante (d’ora in poi, per comodità, Piera Prister e basta).

Ora, non si trova granché cercando informazioni su Google a proposito di Piera Prister. Le uniche cose che si riesce a raggiungere con una certa facilità sono gli articoli che pubblica su Informazione corretta, articoli imbevuti di un’estremismo ideologico ai limiti della comicità (nonché caratterizzati da un uso della punteggiatura quanto meno stravagante). Qualche tempo fa mi imbattei in un articolo su Obama pieno di calunnie conclamatamente false su presunti contatti del candidato democratico alla presidenza con gruppi antisemiti e supremazisti neri, un articolo talmente mal scritto e livoroso da far diventare inutile star lì a smontarlo pezzo per pezzo: sembra opera di uno di quei troll mattacchioni che si incontrano in giro per la rete. Oggi arrivo invece a questo elogio sperticato di Sarah Palin (per Piera Prister è Sara, senza acca, così come Mc e Cain si scrivono staccate tra loro). A me sembrava strano che una super-ebrea potesse ammirare così tanto una super-cattolica (una super-cattolica che frequenta questa parrocchia), e probabilmente la stessa Prister se ne stupisce, finché non trova un imprevedibile parallelismo tra gli eschimesi e gli ebrei (sic):

Governatrice dell’Alaska, ex sindaco di Wasilla, Sara Palin rappresenta l’altra America, quella che non vive nei centri nevralgici del potere, ma negli immensi spazi del Nuovo Mondo dove in molti si rifugiarono, fuggendo dai loro paesi perche’ perseguitati o in cerca di fortuna, in  terre fredde e selvagge un tempo percorse solo da slitte trainate da cani, immortalate nelle pagine di Jack London, autore di “Zanna Bianca”.

Hai capito? C’hanno qualcosa in comune, gli ebrei e gli eschimesi: la persecuzione (la persecuzione!) e la fuga verso la terra promessa. Poi continua l’elogio, con un periodo che manco il miglior Zucconi:

Guardandola correre, riaffiorano alla mente quelle storie di intrepide di cani, di avventurieri alla ricerca dell’oro, di aquile in una natura selvaggia, e’ una donna che respira aria incontaminata su nevi inviolate, che percorre sentieri nello scenario di alti e trasparenti ghiacciai di cristallo e ci offre un’immagine inedita di forza tutta al femminile, di bellezza e di energia.

Aria incontaminata. Nevi inviolate. Natura selvaggia. Ghiacciai di cristallo. Continua, la Piera:

Sara e’ una donna che non imita gli uomini, ha tenuto a dirlo subito che lei si identifica nella media delle mamme americane. Ha una grande famiglia ed un figlio soldato in Iraq, e’ molto sobria e frugale com’ e’ la sua casa dalle cui finestre puo’ scorgere la Russia che e’ vicina, al di la’dello stretto di Bering. Come amministratrice e’ incorruttibile e rigorosa, come pochi politici, come governatrice ha venduto su e-Bay  il  jet che lo stato dell’Alaska aveva messo a sua disposizione e ne ha ridistribuito il ricavato ai cittadini, i tax payers.

Lasciamo stare i marchiani errori di ortografia, ma concentriamoci sulla ciccia. Sarah Palin non ha mai venduto alcun jet su eBay. C’era un jet di proprietà dello Stato, si è deciso di venderlo e la procedura prevedeva che fosse messo all’asta. Ma non c’erano compratori, per cui alla fine fu venduto tramite un broker. La sobria casetta, poi, è questa qui.

E’ una donna che subito cattura il video,  che veste  in gonna, quando qui le donne in America indossano quasi tutte i pantaloni, si pettina alla maniera di Audrey Hepburn e sorride sempre con una freschezza e spontaneita’ che disarmano. Sara rappresenta il pragmatismo americano delle terre di frontiera, va a caccia sin da quando era piccola, una tradizione che si e’ mantenuta da quando senza caccia e pesca non c’era certo il grano con cui sfamarsi in quelle terre inclementi e desolate, ed e’ per questo che e’ anche odiata; non e’ elitista e non ti guarda dall’alto in basso con aria di superiorita’, se non hai una laurea di quelle che contano o se sei provinciale,come fanno gli altri, i manipolatori dell’informazione, dagli intellettuali agli  attori di Hollywood, ai politici, ai molti che magari sono per  l’apertura delle frontiere a tutti, ma si guardano bene dall’abitare nei vicinati dove si ammassano i poveri immigranti clandestini che mai vorrebbero avere come vicini.

Dite che donna Piera ce l’ha un briciolo con i liberal, nonché con quelle poco di buono che mettono i pantaloni e magari si laureano pure?

Vorremmo che Mc Cain e Sara Palin vincessero, non e’ tipo lei  da farsi mettere sotto i piedi, l’ha dimostrato quando Charlie Gibson, il mostro del giornalismo americano l’ha intervistata. Lei s’e’ difesa bene, il giornalista di CBS sembrava il Grande  Inquisitore e lei Giovanna d’Arco, quando incalzandola e mettendola alle strette, le ha chiesto brutalmente: ” Lei approva o disapprova la dottrina di Bush? Yes or no?”  Voleva farla cadere, quel Torquemada, ma lei non c’e’  cascata e ha risposto molto bene, quando gli ha detto nel modo piu’ candido ed ovvio possibile che non ci penserebbe due volte a difendere Israele contro l’Iran.

Intanto quel Torquemada di Charlie Gibson l’ha intervistata per l’Abc e non per la Cbs, ed è stato tutt’altro che un successo per la nostra Giovanna D’Arco. L’intervista alla Cbs, invece, è quella i cui spezzoni rimbalzano da giorni da un lato all’altro della rete, a causa della prestazione di Sarah Palin. Frasi sconnesse, strafalcioni clamorosi, teorie singolari, vasto uso di menzogne e divertentissime iperboli: tutte cose che Sarah Palin e Piera Prister hanno in comune.