Salvate il Big Mac
Ogni volta che sento parlare di veganismo mi sforzo di pensare che non è necessario essere un po’ eccentrici per scegliere di essere vegani, e che la cosa non ha nulla a che vedere con un certo sedicente ambientalismo fanatico e apocalittico che contribuisce a suo modo al peggioramento del clima, della natura e tutto il resto. Non mi aiuta però leggere cose come quelle dette da Paola Maugeri in un’intervista pubblicata su un numero di Metro di fine maggio (credo il 30, sto cercando il pdf online). La mia concittadina dice, tra le altre cose, che
per ogni hamburger vengono eliminati cinque ettari di foreste.
Il che vuol dire che:
– tenendo in considerazione solo gli oltre 31mila McDonald’s e gli oltre 11mila Burger King (eliminando così tutti gli altri fast food e ristoranti in cui si cucinano hamburger, nonché quelli consumati a casa)
– supponendo che in ogni McDonald’s e Burger King si servano ogni giorno soltanto venti hamburger (venti!)
– 4,2 milioni di ettari di foreste ogni giorno andrebbero in fumo solo a causa degli hamburger
– al ritmo di 4,2 milioni di ettari al giorno, in un anno andrebbero in fumo un miliardo e cinquecentotrentatré milioni di ettari di foreste.
In realtà – dati Fao – la deforestazione colpisce ogni anno oltre 7 milioni di ettari (e non 4 al giorno): non che non sia grave, ma la falsificazione così spudorata di un dato non rende meno credibile tutta la battaglia contro la deforestazione e gli hamburger?