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Consigli a Obama

Presa la nomination, l’argomento fondamentale intorno alla campagna elettorale di Barack Obama diventa adesso la scelta del vicepresidente. In giro più di una voce dice che Obama dovrebbe scegliere in qualche modo una figura a lui complementare, quindi un bianco, almeno sessantenne, con medio-grande esperienza al Congresso. Credo di averlo scritto anche io in passato. Bene, ho cambiato idea: credo sarebbe un grave errore.

Se fossi il campaign manager di Obama (sic) cercherei una persona che rafforzi il contenuto della parola change che Obama va ripetendo in giro, e non che lo diluisca; una persona che sia omogenea al profilo di Obama, e non complementare; un o una quarantenne, bravo/a, rampante, con idee fresche e – magari – proveniente da uno swing state. Prendere un sessantenne renderebbe molto meno credibile il messaggio e sarebbe ammettere in qualche modo che sì, Obama non ha abbastanza esperienza e ha bisogno di qualcuno che gli copra le spalle. Sarebbe un autogol: a quel punto tanto vale votare McCain.