Cosa vuole Hillary?
La blogosfera e il giornalismo a stelle e strisce si chiedono che cosa vuole Hillary – per quali ragioni sarebbe rimasta in gara fino a oggi benché spacciata ormai da almeno un mese, per quali ragioni potrebbe decidere di ritirarsi – e Taegan Goodard mette in fila tre punti abbastanza sostanziosi.
– vuole essere aiutata a pagare i suoi debiti. Hillary ha prestato alla sua campagna qualcosa come 12 milioni di dollari da febbraio a oggi e vorrebbe che Obama [le cui tasche invece abbondano di quattrini: che posto meraviglioso che è l’America, ndr] la aiuti nell’eliminazione di questo e di tutti gli altri conti non pagati.
– vuole che una delle sue proposte politiche arrivi al tavolo della vittoria. Così come John Edwards ha portato Hillary e Obama a far entrare la lotta alla povertà nelle loro campagne, così Hillary ha bisogno di mostrare ai suoi sostenitori che ha avuto un impatto non indifferente su questa corsa. Il sostegno di Obama al suo piano sanitario come parte della piattaforma democratica avrebbe molto appeal sui supporters di Hillary – così come su quelli di John Edwards.
– vuole essere interpellata sulla scelta del candidato vicepresidente. Se Hillary non vuole fare la vicepresidente, ha però abbastanza influenza per far sì che Obama scelga qualcuno a lei vicino e leale. Questo vuol dire qualcuno come il senatore Evan Bayh o il generale Wesley Clark. E vuol dire che non potrebbe essere Bill Richardson.
Nulla da aggiungere, se non che l’ultima ipotesi rischia seriamente di consegnare agli autori di The West Wing l’ennesimo meritatissimo premio al loro genio e alla loro formidabile bravura.
P.S.: Intanto, è già iniziata la fila dei superdelegati di Hillary che cambia idea per dare il suo sostegno al candidato vincente