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Nuddu ammiscatu cu nenti

Anche Anna ha perso, e ha perso malissimo. Sullo stato del centrosinistra al sud, e in Sicilia in particolare, i post di Magma e Marco Simoni possono dare un buon contributo. Aggiungo solo una cosa alla discussione, per altro già notata da altri.

Il punto è che il centrosinistra, il Partito Democratico, in Sicilia non esistono. Semplicemente non esistono. Quindi quando arriva il momento delle elezioni, bisogna tirare fuori un coniglio dal cilindro per mascherare il vuoto assoluto prodotto dalla classe politica dell’isola.
Due anni fa questo coniglio fu l’autorevole candidatura di Rita Borsellino: un ottimo candidato ma, appunto, un coniglio tirato fuori dal cilindro. Nulla di più. Stavolta la dirigenza nazionale del centrosinistra ha dato quantomeno un segnale di discontinuità: dopo anni passati a snobbare completamente un territorio dato per perso e sul quale era quindi inutile investire qualsiasi risorsa, ha messo in campo il personaggio politico siciliano più popolare e prestigioso in Italia: Anna Finocchiaro. Non è bastato neanche questa volta, un po’ perché per quanto sia buona e rispettabile la candidatura, nulla riesce a coprire e colmare il vuoto pneumatico che gli sta dietro, l’assenza totale di classe dirigente, il seguito quasi nullo dei partiti del centrosinistra, l’incapacità di dare qualsivoglia risposta ai problemi dei siciliani; un po’ perché Anna Finocchiaro non gode di grandissimo credito all’interno del centrosinistra isolano. Com’è possibile? Possibile, possibile.

La sinistra in Sicilia è in stato comatoso, schiacciata tra una drammatica arretratezza ideologica e l’incapacità pressochè totale di cambiare atteggiamento nei confronti dell’isola ed elaborare dei seri progetti di riforma.
Non è un caso se una persona capace come Anna Finocchiaro ha trovato il riconoscimento del suo valore in Senato e non a Catania, dove spesso è risultata ospite poco gradita anche per i dirigenti locali nel suo stesso partito. Non è un caso se un altra persona di assoluto valore come Claudio Fava fa un ottimo lavoro al Parlamento Europeo da due legislature mentre in Sicilia più volte è stata vittima del cosiddetto “fuoco amico”. Non è un caso se alle ultime elezioni regionali ci si sia trovati costretti a tirar fuori il jolly della candidatura di Rita Borsellino che coprisse il vuoto assoluto prodotto dalla classe politica di centrosinistra.
4 settembre 2007