Parola d’ordine: Istanbul
Potete immaginare quanto costi a un romanista fare un discorso del genere però, ecco, dovremmo fare come il Liverpool.
Partivamo così. Non ci credeva nessuno, loro pensavano già a festeggiare, sceglievano lo champagne, litigavano per i posti sulla foto. Nessuno avrebbe scommesso un euro su una rimonta così impossibile.
Ora siamo pari. Nessuno ci credeva eppure abbiamo ribattuto colpo su colpo, abbiamo mostrato un gioco a tratti scintillante. Gli avversari sono in bambola, sono nervosi, dicono e fanno cose sconnesse, semplicemente non vedono l’ora che finisca la partita. Ma non è finita.
Perché finirà così.