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Salvate l’ambiente dagli ambientalisti

Ormai più di due anni fa, scrivevo questo sul mio vecchio blog a proposito dei Verdi italiani e di Alfonso Pecoraro Scanio:

Mi chiedo: ci sarà un motivo per cui in tutti i paesi europei i partiti verdi hanno percentuali che oscillano tra il 6% e il 15% (in Belgio ce ne sono addirittura due e insieme fanno oltre il 17%), mentre in Italia dobbiamo tenerci questo partito morto? I Verdi in Italia esultano quando superano il 2% e sono in costante perdita dal 1992: 2,8% nel 1992, 2,7% nel 1994, 2,5% nel 1996, 2,2% nel 2001, 2,1% nel 2006 (voti Camera).
Non è difficile capire il perchè dell’inutilità degli attuali Verdi italiani: i Verdi sono un partito allo sfascio senza uno straccio di idea propria, appiattito sulle posizioni della sinistra radicale (e infatti Pecoraro Scanio alle primarie ha preso l’1%: non lo hanno votato nemmeno i suoi elettori, praticamente), assente nel territorio, con una democrazia interna fortemente carente e dei meccanismi congressuali poco chiari. Un partito che fa sentire la sua voce solo ed esclusivamente quando si tratta di dire no a qualcosa (mentre i Verdi dovrebbero essere IL partito riformista per eccellenza), prendendo posizioni assurde spesso in controtendenza con quelle che sono le scelte degli altri partiti verdi europei.

Oggi scartabellando tra i feed leggo che Federico – che ha avuto modo molto più di me di venire in contatto con la gestione dei Verdi di Pecoraro Scanio – dice delle cose piuttosto definitive a proposito del modo in cui è stato guidato questo partito. Però, chissà, forse è la volta buona. Due anni fa scrissi quel post a seguito di un congresso dei Verdi condotto in maniera che definire scandalosa è dire poco (meglio fare come Forza Italia e non farli, i congressi, piuttosto che farli spudoratamente farlocchi). Il post chiudeva così:

Fortunatamente, nei Verdi italiani esiste un fronte che si oppone alla gestione del partito di Alfonso Pecoraro Scanio. A guidare questa minoranza è Fiorello Cortiana, un politico verde giovane e moderno che a me piace ricordare semplicemente come la persona più competente in materia di rete ed internet che si sia mai seduta nel Parlamento Italiano. Che ve lo dico a fare, Fiorello Cortiana è stato escluso dalle liste elettorali alle ultime politiche [mi riferivo alle politiche del 2006, figuratevi se è in lista adesso, ndr], la sua mozione al recente congresso dei Verdi si è fermata al 2% degli iscritti (ma in un congresso dalle regole fortemente discutibili).

Magari è la volta buona.