PDychiatric help
(il chiosco psichiatrico à la Lucy è opera di Pippo Civati)
Dopo essere tornati piuttosto tardi ieri da Modena, oggi una giornatina che è tutto un programma: ore 10,30 appuntamento a Sesto S. Giovanni con Omar per andare a Muggiò, per comizio in piazza insieme a Pippo Civati nella piazza del paese. Nella stessa piazza coesistevano un gazebo del Pd, uno del Partito Comunista dei Lavoratori (sì, esistono) e uno del Popolo delle libertà: il fatto che eccetto il nostro gli altri gazebi fossero totalmente deserti lascia ben sperare.
Poi pranzo a Triuggio insieme a tanti altri candidati del Pd alla Camera e al Senato. Ora io sono scappato velocemente a casa a darmi una sciacquata, ché stamattina la sveglia è suonata in ritardo e io sono uscito di casa a tempo di record (avete presente quel film di Fantozzi che si lavava i denti mentre si metteva le scarpe e prendeva il caffè? ecco): mentre vi scrivo l’eroico Scalfarotto è invece stoicamente a Largo Marinai d’Italia per un’altra iniziativa.
A breve ci vedremo nuovamente tutti a casa di Ivan, ché stasera c’è la cena dal candidato. Mentre tutti i candidati portano gli elettori a mangiar fuori e magari a farsi dare pure qualche soldino – la classica cena di sottoscrizione – noi facciamo una cosa un po’ più originale: il candidato trova quindici sconosciuti grazie alle persone del suo staff, li invita a casa sua, gli prepara una bella cenetta e durante la serata si chiacchera e si discute di politica ed elezioni. E il tutto agli invitati non costa un euro, ovviamente. E il candidato cucina davvero, e lo fa bene, ovviamente. Finiremo a un orario indecente e domattina l’agenda è fitta quanto oggi, ma chi se ne importa: è il rush finale, è il momento in cui gli indecisi decidono, il momento in cui si fanno le scelte. Non vogliamo mica risparmiarci adesso.