Waiting supertuesday
Ricapitolando: Giuliani ha iniziato dalla Florida e lì si è fermato, facendo una figuraccia da dilettante che tutti ricorderanno in eterno. Per dire, Richardson potrà pure riprovare, tra otto anni, se vorrà: Giuliani si è praticamente bruciato per sempre. E’ da apprezzare però la sua chiarezza nel dare subito il suo appoggio a McCain: il supporto dei candidati che si ritirano può valere molto e Rudy non ha perso tempo (a breve arriverà anche l’endorsement di Schwarzenegger). Anche Edwards si è ritirato, e i suoi voti potrebbero pesare enormemente nel decidere la sfida tra Hillary e Obama: si è tanto rumoreggiato riguardo possibili accordi tra bellicapelli (cit. Nullo) e l’entourage dei due candidati in vista di possibili incarichi di governo in caso di vittoria finale. E’ possibile che Edwards dia un’indicazione a ridosso del Supertuesday – per il quale da queste parti si preparano grandi cose, per cui restate sintonizzati – e possiamo immaginare che le trattative siano in corso.
Le due vittorie consecutive di Mitt Romney ci avevano fatto dire che era lui il frontrunner nelle primarie del Gop. Ora ha vinto due volte di fila McCain e tutti a dire: ecco il frontrunner. Sul campo democratico, il vantaggio di Hillary si assottiglia giorno dopo giorno e Obama è lanciatissimo. La verità è che probabilmente a questo giro frontrunner non ce ne sono. O meglio, ce ne sono due per parte: Hillary Clinton e Barack Obama; Mitt Romney e John McCain. Si giocano (quasi) tutto martedì 5 Febbraio. Li terremo d’occhio