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Unfit to lead Usa

(ho tolto il video ché il template ammattiva)

Io non so se il pianto di Hillary è stato un imprevisto o un preciso cambio di strategia (dalla donna glaciale e lontana alla madre sensibile vicina alla gente comune). So per certo che è stato un clamoroso autogol: una campagna elettorale intera basata sull’esperienza di Hillary contrapposta all’inesperienza di Obama, e poi ti metti a singhiozzare in diretta tv a causa della sconfitta in Iowa? Obama avrà pure meno esperienza – anche se non mi risulta che la first lady abbia una qualche responsabilità di governo alla Casa Bianca – ma sta dimostrando di essere calmo, sicuro di sè, stabile e affidabile. Forse qualcuno nello staff di Hillary si è convinto che basti recuperare la solidarietà e il voto delle elettrici per colmare il gap con Obama, dimenticandosi che candidarsi alla presidenza non è cercare di vincere un reality show: si tratta di dimostrare di essere in grado di guidare la prima superpotenza mondiale, l’architrave dell’economia del pianeta, l’esercito più devastante che la storia abbia mai conosciuto.

Nessuno di noi è in grado anche solo di immaginare la quantità di stress nervoso che porta con sè una campagna elettorale come quella che stanno giocando Hillary Clinton e Barack Obama; siamo tutti però in grado di comprendere l’abisso che – in quanto a coinvolgimento emotivo e delicatezza delle scelte da compiere – separa le primarie in New Hampshire dal compito di un commander-in-chief.Come ha già detto bene Marco, come reagirà il presidente Hillary Clinton quando Al Qaeda farà un nuovo attentato sul suolo americano? Cosa farà quando dovrà decidere se dichiarare guerra all’Iran?

Update: sono spariti i commenti al post. Vedo di capire perchè è re-inserirli in serata