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1st round – primarie in Iowa

Iowa
DEM – Obama 38%, 30% Edwards, 29% Clinton, Richardson 2%
REP – Huckabee 34%, Romney 25%, Thompson 13%, McCain 13%, Paul 10%, Giuliani 4%

E’ più o meno quello che ci si aspettava. L’Iowa si conferma stato particolarmente allergico all’establishment e affascinato da candidati un tantino populisti (oltre al buon risultato di Huckabee, guardate il dato di quel mattacchione di Ron Paul). La vittoria di Obama è importante, e non tanto perchè a meno di sorprese gli permette di portarsi a casa anche il New Hampshire. Se scomponiamo i dati del suo elettorato, vengono fuori altri dettagli interessanti. Nel 2004 Howard Dean in Iowa era quotatissimo, specie nelle fasce più giovani della popolazione, ma successe che tutti i giovani che ai sondaggi davano la preferenza a Dean poi rimasero a casa, e ciao ciao Dean. Stavolta in Iowa hanno votato quasi il doppio dei democratici che andarono a votare quattro anni fa, e Obama si è assicurato da solo il 57% dei voti sotto i 30 anni. La Cnn scrive: “The numbers tell us this was a debate between change and experience, and change won”. Se la tendenza dovesse ripetersi altrove, Hillary farebbe bene a preoccuparsi.

Verdetti? Edwards mi pare fuori, la sua unica speranza era vincere in Iowa e non c’è riuscito. Joe Biden e Christopher Dodd sono indiscutibilmente fuori, mentre Richardson rimane simbolicamente in gioco (sembra che Hillary potrebbe sceglierlo come vicepresidente in caso di nomination, e la coppia in effetti non sarebbe male). Sul fronte repubblicano, tutto secondo programmi. Huckabee non arriverà mai alla nomination, ma se dovesse vincere anche in New Hampshire (dove Romney è in rimonta) ne vedremo delle belle. Thompson è ancora vivo e vegeto, Giuliani incrocia le dita in vista del Supertuesday e McCain deve decisamente darsi una mossa in New Hampshire.

Domani convention dei repubblicani del Wyoming, poi martedì 8 repubblicani e democratici alla prova del New Hampshire.